Diabete, rischio cardiovascolare più elevato in presenza di dislipidemia
Alti livelli plasmatici di colesterolo LDL ( LDL-C ) aumentano il rischio di andare incontro ad una grave malattia cardiovascolare
Le persone che soffrono di diabete devono prestare un'attenzione ancora maggiore.
Infatti coloro che soffrono di diabete presentano un rischio cardiovascolare ancora più elevato se hanno anche una dislipidemia, con elevati livelli di colesterolo, non controllati adeguatamente.
Lo studio epidemiologico EASY-Diabetologia, che ha coinvolto oltre 6.500 pazienti in 109 ambulatori specialistici di Diabetologia ha evidenziato una sottostima del rischio cardiovascolare dovuto ad alti livelli di colesterolo tra i pazienti con diabete mellito.
I diabetici in Italia sono oltre due milioni.
Quasi metà di essi ha anche alti livelli di colesterolo totale e di colesterolo LDL.
I dati dello studio EASY-Diabetologia hanno mostrato che il 37% dei soggetti diabetici con alti livelli di colesterolo non si cura e, tra quelli che vengono trattati con dieta e farmaci, il 73% non raggiunge gli obiettivi terapeutici individuati dalle linee guida internazionali.
Secondo queste ultime, chi soffre di diabete deve tenere i livelli ematici di colesterolo-LDL entro i 100 mg/dL.
" La diminuzione dei livelli plasmatici di colesterolo-LDL è uno degli strumenti principali per evitare o ridurre il rischio cardiovascolare. Ogni riduzione del 30% del colesterolo-LDL riduce il rischio di malattia coronaria del 30%, " sottolinea A. Ceriello dell'Università di Udine.
Le statine sono una classe di farmaci che ha dimostrato di poter ridurre il rischio cardiovascolare grazie alla diminuzione dei livelli di colesterolo-LDL.
Lo studio EASY ha evidenziato che il 71% delle persone con un alterato metabolismo del colesterolo, anche se sottoposta a trattamento, non riesce a raggiungere i livelli di colesterolo previsti dalle linee guida europee e statunitensi.
Tale percentuale sale al 73% nei pazienti ad alto rischio . Segno questo che i pazienti diabetici non sono adeguatamente trattati.
" Una statina capace di ridurre in modo significativo i livelli di colesterolo- LDL e di aumentare il colesterolo-HDL garantisce, una maggiore protezione nei confronti delle complicanze cardiovascolari del diabete.
Studi internazionali mostrano che una particolare statina, la Rosuvastatina ha questa capacità, " - dichiara A. Zambon dell'Università di Padova.
La Rosuvastatina (Crestor) migliora il profilo lipidico in misura più favorevole di quanto non si possa ottenere con altre statine e permette ad un numero maggiore di pazienti di raggiungere gli obiettivi terapeutici indicati per il colesterolo-LDL. Inoltre, la Rosuvastatina permette di aumentare in modo significativo i livelli di colesterolo HDL, contribuendo così a diminuire ulteriormente il rischio cardiovascolare.
In particolare lo studio Andromeda ha dimostrato che già al dosaggio iniziale, in sole 8 settimane, il 94% pazienti diabetici e dislipidemici in terapia con Rosuvastatina raggiungono gli obiettivi terapeutici consigliati dalle linee guida per il colesterolo-LDL.
Grazie al raggiungimento dell'obiettivo terapeutico, Rosuvastatina garantisce un'efficace azione sul profilo lipidico globale, consentendo di evitare eventi cardiovascolari e di conseguenza permette un maggior beneficio al paziente. ( Xagena2005 )
Fonte: XV Congresso dell'Associazione Medici Diabetologi ( AMD ), 2005
Cardio2005 Endo2005
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